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domenica 13 novembre 2016

MITOCONDRI E NEOPLASIE

Nella genesi di un tumore si ritiene siano implicati geni che vengono divisi in due categorie: oncogeni ed oncosoppressori. I geni oncosoppressori codificano per proteine che limitano la crescita cellulare ed impediscono alle cellule di diventare maligne. Gli oncogeni invece codificano per proteine che favoriscono la perdita del controllo della crescita cellulare e la conversione alla malignità. È stato provato che gli oncogeni e gli oncosoppressori non solo sono determinanti per la crescita e il tipo di tumore, ma possono anche determinare alterazioni nel metabolismo della cellula affetta. Le cellule neoplastiche consumano elevate quantità di glucosio; è stata osservata in alcune cellule tumorali un’aumentata attività di due enzimi. Uno di questo, l’esochinasi, è un enzima determinante per l’inizio della glicolisi; il secondo, chiamato esochinasi II, è localizzato a livello della membrana esterna dei mitocondri, e sembra che sia coinvolto sia per procurare un accesso più rapido all’ATP prodotta nel mitocondrio, sia per proteggere la via glicolitica attiva dall’azione dell’enzima limitante glucosio-6-fosfatasi. Sebbene non sia confermato che l’aumentato tasso di metabolismo glicolitico aerobio abbia un ruolo fondamentale nella crescita della cellula tumorale, si è ipotizzato che i cambiamenti nel metabolismo mitocondriale possano conferire comunque un vantaggio alle cellule tumorali di crescere.
Mentre deve ancora essere provato il ruolo delle mutazioni a carico del mtDNA nella genesi dei tumori, alcune mutazioni a carico di geni nucleari che codificano per enzimi mitocondriali pare predispongano alla genesi di alcuni tipi di neoplasia.
In particolare, mutazioni a carico del gene per la succinato deidrogenasi, il secondo complesso della catena respiratoria mitocondriale, sembrano implicate nell’insorgenza di tumori ereditari come il paraganglioma. Questo è un raro tumore, nella maggior parte dei casi benigno, a carico delle cellule neuroendrocrine dei paragangli, piccole formazioni localizzate a livello del collo, del cranio (in particolare lungo il decorso di alcuni nervi situati nell’orecchio medio, alla base del cranio e lungo la carotide), addome e torace. Molti casi familiari sono causati da mutazioni nei geni che codificano per le subunità della succinato deidrogenasi.